DIARIO DI VIAGGIO
Una spedizione affascinante, un workshop fotografico di 18 giorni e 16 notti, immersi tra il Nagaland e Arunachal Pradesh, i due stati ancestrali dell’India più orientale, ai confini della Birmania e del Tibet. Un lungo volo dall’Italia per raggiungere Kohima, la capitale del Nagaland, famosa durante la seconda guerra mondiale per essere riuscita a fermare la folle invasione giapponese, grazie alle forze alleate aiutate dai valorosi e temibili guerrieri Naga.
I primi due giorni, saranno concentrati all’evento più atteso e importante per lo stato del Nagaland. L“Hornbill Festival” o festival del bucero, uccello parte della storia e del folclore delle sedici diverse popolazioni tribali Nagas, che si esibiscono nelle loro tradizionali danze, canti e costumi, simulando scene relative alle battaglie e ai loro stili di vita. Un momento davvero particolare ed interessante, per entrare in profondità nella cultura locale, dove avremo modo di accrescere e sviluppare appassionanti sessioni fotografiche. Il quarto giorno, l’intera giornata sarà dedicata alla visita dei villaggi tribali nei dintorni di Kohima. Khonoma, circondato da verdi risaie a terrazza e i villaggi di Kigwema e Jakhama per conoscere la popolazione tribale degli Angami.
Il quinto giorno, procederemo la spedizione in 4×4 per sei ore, attraverso strade tortuose e foreste, accompagnati da panorami mozzafiato, come le cime dell’ Himalaya orientale. Faremo delle soste presso i villaggi di Ungma e Longkhum, prima di arrivare e pernottare presso la città di Mokokchung. Sveglia all’alba per continuare il trasferimento di otto ore lungo il confine Indo, Birmano e raggiungere Mon, la patria dei Koniak Nagas, i temibili guerrieri e cacciatori di teste, famosi anche per i loro tatuaggi sul viso e sul corpo, che rappresentano la testimonianza dei successi ottenuti, durante le feroci battaglie sostenute. Il settimo giorno procederemo per due ore di jeep verso Longwa Village, dove avremo modo di visitare la casa del sovrano del villaggio, adornata di teschi e lavorazioni in legno, chiamato in lingua locale “Angh” capo tribù, che ci racconterà le storie affascinanti dei Koniak Nagas, e ci darà il permesso di accedere al villaggio tra i più interessanti, dal punto di vista etnico fotografico, ai confini del mondo, per conoscere gli ultimi testimoni e gli affascinanti cacciatori di teste, dove avremo anche modo di pernottare in una casa tipica tribale. Al mattino continueremo la loro conoscenza e svilupperemo una sessione fotografica, prima di spostarci verso il vicino villaggio Shangnyu, dove è presente la più vasta collezione di scalpi umani, e il villaggio di Hongphui, dove lo stile di vita delle persone, ancora non è influenzato dalla modernità.
È arrivato il momento di lasciare i villaggi dei Koniak Nagas, per un lungo trasferimento di otto ore verso Dibugarh, lungo le rive del fiume Brahmaputra, circondata dalle piantagioni di tè, dove avremo modo di visitare conoscere e fotografare le donne in abito tradizionale, mentre “pizzicano” le foglie migliori di tè pronte alla raccolta. Il decimo giorno continuiamo il trasferimento di altre nove ore, per entrare nello stato dell’ Arunachal Pradesh, per raggiungere la valle di Ziro, ai confini dell’Himalaya, la terra della tribù degli Apatani. Avremo due giorni pieni per esplorare, ed organizzare sessioni fotografiche tra gli affascinanti villaggi, mercati, case tradizionali, e conoscere le signore Apatani famose per i loro tatuaggi e i grandi piercing sul naso.La tradizione, risale all’epoca premoderna, quando le donne Apatani erano considerate le più belle di tutto l’Arunachal Pradesh. Gli uomini di altre tribù rubavano spesso le donne Apatani, il che portava gli uomini Apatani a tatuare i volti delle loro donne e far loro indossare enormi tappi per il naso, in modo da renderle meno attraenti, oggi questa pratica è stata vietata. Il tredicesimo giorno lasceremo la valle di Ziro, per un trasferimento di nove ore fino il villaggio di Nameri, per incontrare ed assistere alle danze e cerimonie della tribù Assamese e Mishing, pernotto in campeggio attrezzato, per poi l’indomani proseguire il viaggio verso la città di Guwahati, dove al tramonto ci lasceremo cullare dalle impetuose acque del fiume Brahmaputra. Il quindicesimo giorno, ci trasferiremo presso l’aeroporto di Dibrugarh, con un volo raggiungiamo la città di Calcutta, dove avremo modo di visitarla, prima del rientro in Italia.
Cose da portare:
– Attrezzatura fotografica
– Torcia frontale
– Medicine personali
– Vestiario tecnico e a strati
– Repellenti zanzare e insetti
Note: Livello di difficoltà Medio. È importante lo spirito di adattamento in ambienti e situazioni dove il comfort e le comodità si perdono nell’essenziale. Una preparazione psicofisica adeguata per affrontare la spedizione fotografica ed essere partecipe e propositivo in un contesto di piccoli gruppi, rappresentano i requisiti giusti per rendere questa esperienza indimenticabile. L’itinerario è indicativo, potrebbe subire delle variazioni, in base agli eventi di carattere naturale, problematiche sociali, precedenze per eventi come mercati o festival, durante il percorso, ma resta come base, da viaggio già effettuato, studiato e programmato.
Leonardo Salsano
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Yvonne Composto
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